SIAMO NOI
Rimaniamo ancora afoni
abbracciati ai nostri silenzi
vittime di oscure amnesie
commensali di banchetti interrotti;
di assonanze cerchiamo le tracce.
Poi ci ritroviamo in arena asimmetrica
disegnata da altre alchimie
orfana di luce
illuminata solo da tepore di tatto.
Ci muoviamo uno intorno all’altro
come in danza circolare senza prosieguo
intrecciamo i nostri respiri
affinati come feti di note.
Sussurriamo didascalie per immagini rovesciate
affreschi di attimi da figliare
essenze celate di visioni ancora acerbe
in occhi ingravidati da purezza derisa.
Infine, ci facciamo vento
impetuosi soffiamo su noi stessi
covando un’alterità già vissuta
e segregata nel volo di un bacio mai scagliato.
Enfat, 11/11/2016