SERATE DI FESTA
Pallide danzano
e frenetiche
indemoniate pareti.
Corsa senza sosta
di tamburo perpetuo
irrazionale vortice la meta.
Pensieri martoriati
di forma indefinita
in perlustrazione.
Istanti ipertrofici
muoiono tra le braccia
di ricordi claudicanti.
Amaro duetto
con la nostalgia
di un’ebbrezza perduta.
Enormi paiono ora
le rughe del tempo.
Enfat, 04/12/2010.